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Il Palazzo Venturi Ginori è stato costruito nel 1498 da Bernardo Rucellai su terreni che appartenevano a sua moglie Nannina Medici.
Nel 1459, Cosimo de’ Medici fondò l’Accademia neoplatonica che si installò nel palazzo, di cui fecero parte Niccolò Machiavelli (che ci tenne i suoi discorsi), Jacopo Nardi e Papa Leone X.
Quando i Medici furono cacciati da Firenze nel 1527, il partito degli Arrabbiati (fazione avversa ai Medici)saccheggiò l’edificio, distruggendo una gran parte dei tesori della collezione d’arte.
Nel 1534, il palazzo viene riaperto per ricevere l’imperatore Carlo V.
I figli di Pala Rucellai vendono il palazzo e i giardini a Bianca Cappello nel 1537 che ne fece poi dono a suo figlio Antonio de’ Medici. Nel 1640 arrivò il cardinale Giovan Carlo de’ Medici, fratello del granduca Ferdinando II. Trasformò il giardino facendovi costruire fontane e impreziosendolo di abbellimenti. Le piantagioni sono rimaneggiate con l’aggiunta di numerosi fiori e piante rare, molto celebri all’epoca.
Alla morte di Giovan Carlo de’ Medici (1663) l’immobile è venduto per pagare i debiti. Il marchese Ridolfi Montescudaio compra l’edificio e lo fa ingrandire. L’elemento tipico di questo periodo è il balcone al di sopra del portone centrale della facciata. Nel XIX° secolo, il nuovo proprietario rifà i giardini seconda la moda dell’epoca, ovvero all’inglese.
Nel 1861 la contessa Orloff lo fa restaurare da Giuseppe Poggi.
Fra via della Scala e Via degli Orti Oricellari si può ammirare un santuario della Vergine e del Bambino di Andrea della Robbia.